La recente determina dirigenziale n. 188 del 12 dicembre 2024, che ha imposto misure severe per contrastare la diffusione della variante Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa ST1, sta sollevando un ampio dibattito nel mondo agricolo. In particolare, la norma stabilisce l’eradicazione degli alberi da frutto, inclusi i vigneti, situati in un raggio di 50 metri dalle piante infette. Una misura che potrebbe avere impatti economici significativi sugli agricoltori, specie su quelli viticoltori, già messi a dura prova dalla diffusione della malattia.
Tommaso Scatigna, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha sollevato la questione presentando una richiesta di audizione urgente in Commissione Agricoltura, indirizzata al presidente Emiliano e all’assessore Pentassuglia. Scatigna ha sottolineato le gravi preoccupazioni espresse dagli agricoltori, in quanto l’eradicazione obbligatoria potrebbe compromettere non solo la redditività delle coltivazioni, ma anche l’operatività quotidiana delle aziende agricole.
La misura, che punta a limitare la propagazione della variante ST1 della Xylella fastidiosa, è stata definita necessaria per la tutela delle coltivazioni, ma gli agricoltori temono che non siano stati considerati adeguatamente gli effetti devastanti sull’economia locale. In particolare, i viticoltori si trovano ad affrontare il rischio di dover distruggere vigneti sani, con ripercussioni non solo sul raccolto, ma anche sul valore delle terre e sul settore agroalimentare, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia della regione.
Scatigna ha, dunque, chiesto chiarimenti urgenti sugli effetti concreti della misura e ha sollecitato l’esame di possibili soluzioni alternative. Il consigliere regionale ha enfatizzato la necessità di soluzioni che bilancino la protezione delle colture con la sostenibilità economica degli agricoltori, evitando ulteriori danni a un settore già gravemente colpito dalla malattia e dalle sue conseguenze.
L’interrogativo che si pongono molti è: quali sono le reali implicazioni per gli agricoltori e come sarà possibile limitare i danni alle produzioni agricole? Si spera che nelle prossime settimane il confronto tra le istituzioni regionali e gli agricoltori porti a una soluzione che tuteli l’ambiente senza penalizzare ulteriormente l’economia agricola locale.
In un contesto in cui la Xylella fastidiosa continua a minacciare la salute delle piante, l’adozione di misure preventive è fondamentale, ma è altrettanto importante garantire che tali misure non creino danni collaterali incalcolabili per i produttori. Un equilibrio difficile da trovare, ma cruciale per il futuro delle coltivazioni e delle economie agricole.