Taranto, Impatto Ambientale Ex Ilva: Preoccupazioni e Audizioni

Taranto, un nome che da anni è sinonimo di grandi sfide ambientali e sanitarie, torna sotto i riflettori. Il presidente della V Commissione, Michele Mazzarano, ha convocato un’importante serie di audizioni per fare il punto sulle problematiche legate all’impatto ambientale dello stabilimento siderurgico ex Ilva. L’obiettivo è affrontare il tema degli sforamenti di ossido di azoto (da Afo4), fenoli e cianuri negli scarichi, che preoccupano non solo le autorità ma anche la comunità locale.

Il punto di partenza di questa discussione non è certo incoraggiante: il Ministero dell’Ambiente ha recentemente inviato due diffide allo stabilimento tarantino, ormai sotto la gestione di Acciaierie d’Italia. Le segnalazioni riguardano sforamenti pericolosi di sostanze inquinanti come ossido di azoto, benzene, fenoli e cianuri, con evidenti rischi per la qualità dell’aria e delle acque.

In un contesto già teso, la Puglia si trova anche nell’attesa del rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) per lo stabilimento, con il futuro della gestione del sito siderurgico che potrebbe essere assegnato a nuovi privati, con la conclusione della gestione commissariale prevista nei prossimi mesi. La valutazione delle offerte per la nuova gestione è già in corso.

Le audizioni in Commissione, presiedute da Mazzarano, hanno coinvolto una serie di attori chiave: l’assessora regionale Serena Triggiani, Vito Bruno e Vittorio Esposito dell’ARPA Puglia, Lucia Bisceglia di AReSS Puglia, la ASL di Taranto, e numerosi rappresentanti di associazioni ambientaliste e gruppi locali, tra cui PeaceLink, WWF e Legambiente. La preoccupazione per l’ambiente e la salute è emersa in modo evidente durante le discussioni.

Dai dati presentati, emerge che non sono stati rilevati segnali critici immediati per la salute della popolazione. Tuttavia, l’ASL di Taranto ha confermato che il monitoraggio dei dati è costante e teso a minimizzare i rischi per la comunità. L’assessora Triggiani ha sottolineato l’impegno della Regione nella gestione dei limiti ambientali, collaborando con ARPA e ASL per monitorare costantemente la situazione.

Le voci di preoccupazione non sono mancate, a partire dalla presidente della Commissione Ambiente dell’Ordine dei Medici di Taranto, Anna Maria Moschetti. La dottoressa ha evidenziato un collegamento documentato tra l’inquinamento e l’incidenza di malattie cardiovascolari, respiratorie e neurologiche nella popolazione, nonché il crescente rischio per i bambini, tra cui disturbi dello spettro autistico.

Anche il presidente di PeaceLink, Alessandro Marescotti, ha espresso preoccupazione per la mortalità nella zona, sottolineando che, anche con l’adozione delle migliori tecnologie, lo scenario rimane grave. La sua visione critica suggerisce che il cosiddetto “mito dell’ambientalizzazione” sia fallito, chiedendo un maggiore supporto da parte della Regione alle osservazioni di medici e associazioni ambientaliste.

Il WWF di Taranto ha sottolineato la delusione per la situazione attuale, accusando la regione di essere tornata al punto di partenza, dopo anni di promesse e lotte senza risultati concreti. La preoccupazione per la salute della popolazione è anche condivisa dai genitori tarantini, che chiedono lo smantellamento dell’impianto e la bonifica del territorio per restituire alla città la sua bellezza naturale.

Per Legambiente, la soluzione proposta è la sospensione immediata delle attività negli impianti che non rispettano i parametri ambientali, per garantire la sicurezza dei cittadini e un ambiente sano.

In risposta a queste preoccupazioni, l’ARPA Puglia, rappresentata da Vito Bruno, ha rassicurato la Commissione, confermando che l’ente ha sempre dato priorità alla protezione dell’ambiente e della salute dei tarantini.

Il futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto rimane incerto, ma la V Commissione continuerà a monitorare da vicino la situazione, per garantire che le azioni intraprese siano adeguate a tutelare l’ambiente e la salute della popolazione. Come ha dichiarato Michele Mazzarano, “Il futuro dell’acciaieria e della qualità della vita dei tarantini continuerà ad essere oggetto di questa commissione.”

di admin

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