Il 2024 sta segnando un anno critico per la Puglia, colpita da un’ondata di maltempo che ha fatto crollare le temperature di ben 10 gradi in poche ore. In un contesto già difficile a causa della siccità che affligge la regione da inizio inverno, Coldiretti Puglia ha registrato un totale di 157 eventi climatici estremi, tra cui tornado, grandinate, nubifragi e tempeste di vento, che hanno messo in ginocchio il settore agricolo locale. La fragilità del territorio pugliese si è così unita agli effetti devastanti di eventi atmosferici intensi, mettendo in serio pericolo le produzioni agricole.
La combinazione di maltempo e siccità ha portato a cali significativi nelle coltivazioni, con perdite che si estendono dal grano all’olio d’oliva, due delle principali produzioni simbolo della regione. L’acqua scarsa ha infatti reso l’irrigazione ancora più costosa, con aumenti nei carburanti necessari per l’irrigazione, aggravando ulteriormente una situazione già critica. Le difficoltà non riguardano solo la scarsa resa delle coltivazioni, ma anche il settore zootecnico, con un calo di foraggio nei pascoli che ha obbligato molti allevatori a fare affidamento su mangimi più costosi per nutrire il bestiame.
Anche il settore apistico è stato duramente colpito dalla siccità, che ha ridotto drasticamente la produzione di miele, con oltre la metà delle raccolte scomparse a causa della mancanza di fioriture. Le olive, inoltre, hanno visto una diminuzione del 40% nella quantità raccolta rispetto all’anno precedente, segnando una crisi senza precedenti per i produttori.
La Coldiretti ha chiesto con urgenza un intervento da parte delle autorità nazionali ed europee per sostenere le aziende agricole, le quali stanno affrontando una drammatica crisi economica. La situazione, infatti, si complica ulteriormente con il calo delle aziende agricole, silvicole e di pesca sotto le 700mila unità, per la prima volta nella storia recente. In risposta a queste difficoltà, la Commissione Europea ha accolto una delle richieste avanzate dalla Coldiretti, modificando il regolamento “de minimis” per il settore agricolo, raddoppiando la soglia degli aiuti per azienda da 25mila a 50mila euro in tre anni, permettendo così agli Stati membri di intervenire più rapidamente senza incorrere in procedimenti di infrazione.
L’agricoltura resta un settore strategico, anche in chiave di sovranità alimentare europea, come ribadito dalla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen. Coldiretti sollecita quindi un’attenzione ancora maggiore alle politiche agricole comuni (PAC), affinché le risorse vengano destinate esclusivamente ai veri agricoltori, per tutelare la sicurezza alimentare e garantire la resilienza dei territori contro le sfide ambientali sempre più frequenti.
La perdita di produzione agricola, infatti, non ha solo conseguenze economiche, ma anche ambientali, con un aumento delle emissioni, un arretramento dei presidi ecologici e civici e minori garanzie per la sicurezza dei cittadini.
Concludendo, la Puglia sta vivendo una delle crisi più gravi della sua storia agricola, ma la speranza resta nella mobilitazione delle istituzioni e degli agricoltori stessi per superare questa emergenza.