Bari, 14 gennaio 2025 – Studenti per le Libertà Puglia esprime il proprio disappunto per la protesta organizzata da UDU Link Bari contro la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, durante la cerimonia per il centenario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’iniziativa, che ha preso piede nel cuore di un evento significativo per la comunità accademica, ha suscitato forti reazioni tra gli studenti favorevoli al dialogo e al confronto costruttivo.
Protesta ideologica e mancanza di rispetto istituzionale
Secondo il movimento Studenti per le Libertà, la protesta non solo manca di rispetto verso la figura istituzionale della Ministra, ma ha rappresentato anche un’occasione mancata per un dibattito serio e propositivo sul futuro del sistema universitario. “Invece di affrontare i temi con un approccio costruttivo, si è scelto di cavalcare le vecchie retoriche politiche, alimentando divisioni ideologiche che non giovano alla nostra università”, si legge nel comunicato del movimento.
Un’analisi delle riforme di Bernini
Gli studenti sostengono che l’accusa rivolta alla Ministra, di portare avanti “tagli e riforme scellerate”, non trova fondamento nei risultati concreti ottenuti finora. In soli due anni, la Ministra ha infatti promosso significativi miglioramenti per gli studenti e il sistema universitario. Tra le riforme più rilevanti, Studenti per le Libertà ricordano:
- Il voto per gli studenti fuori sede, una misura molto apprezzata.
- L’abolizione del numero chiuso a medicina, una richiesta che si protraeva da anni.
- Un incremento del finanziamento per le borse di studio, che ora ammonta a 36 milioni di euro, con un focus particolare sulle borse per gli specializzandi in medicina.
- L’incremento del fondo per gli affitti universitari, con 5 milioni di euro aggiuntivi per i prossimi due anni.
- Il bonus psicologo, con un finanziamento di 20 milioni di euro, a sostegno della salute mentale degli studenti.
L’importanza della meritocrazia e della riforma universitaria
Studenti per le Libertà ribadiscono l’importanza di valorizzare la meritocrazia come strumento per garantire pari opportunità. “La meritocrazia non è un nemico, ma un valore fondamentale per premiare talento e impegno”, sottolineano, criticando l’incoerenza di chi chiede selezioni meritocratiche e poi protesta contro la meritocrazia stessa.
Il movimento sottolinea anche che la riforma universitaria è fondamentale per superare le difficoltà strutturali di un sistema che spesso soffre di burocrazia e mancanza di visione strategica. “Abbiamo bisogno di una riforma per renderci competitivi a livello internazionale, come dimostrato dai progressi fatti nei paesi occidentali”, affermano.
Un appello al dialogo e al confronto costruttivo
In un momento così importante per l’Università di Bari, Studenti per le Libertà invitano gli studenti a mettere da parte le divisioni ideologiche e ad impegnarsi in un dialogo costruttivo. “Solo attraverso il confronto possiamo ottenere risultati concreti e migliorare realmente il nostro sistema universitario”, affermano. Il movimento invita gli studenti a concentrarsi sugli obiettivi comuni di una università più forte, inclusiva e moderna.
“Non possiamo permetterci di perdere l’opportunità di celebrare insieme i successi raggiunti e affrontare le sfide future con un atteggiamento positivo e propositivo”, concludono.
Conclusioni: un invito alla riflessione
In un momento storico di grande importanza per l’Università degli Studi di Bari, che festeggia il suo centenario, Studenti per le Libertà lancia un appello agli studenti di riflettere sull’importanza del dialogo e della cooperazione. Solo con un impegno condiviso e privo di divisioni ideologiche sarà possibile costruire un futuro migliore per l’educazione e la ricerca in Italia.