Bari – Un incontro ricco di emozioni e testimonianze ha animato l’Agorà del Consiglio Regionale di Puglia, dove si è svolto l’appuntamento “Un Mondo da Condividere”. L’evento, rivolto agli studenti della scuola media Amedeo d’Aosta di Bari, ha offerto uno spazio di riflessione e confronto sui temi della disabilità, della solidarietà e dell’inclusione sociale.
A dare il via all’incontro è stato Antonio Giampietro, Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, che ha introdotto una serie di testimonianze ispiratrici. Tra queste, il racconto di Aldo Samarelli, esperto nell’integrazione tra sport e impegno sociale, che ha illustrato il suo operato nella città di Monopoli per favorire la partecipazione delle persone più vulnerabili alle attività sportive.
Un altro momento di grande impatto è stato l’intervento di Vanna Semeraro, che ha presentato tre giovani protagonisti della vita associativa, evidenziando le competenze e la creatività che i ragazzi con autismo possono esprimere attraverso percorsi dedicati.
L’evento ha anche lasciato spazio alla musica, con l’esibizione di due giovani studenti di una scuola a indirizzo musicale. Accompagnati dal maestro musicoterapeuta Rocco Peconio, hanno eseguito quattro brani con chitarra, violino e voce, coinvolgendo il pubblico presente.
Elvira Zaccagnino ha sottolineato l’importanza della comunicazione inclusiva attraverso strumenti librari accessibili a tutti. A seguire, un momento toccante ha visto protagonista la giovane cantante Aurora Frisini, che ha emozionato il pubblico con un brano di Elisa eseguito nella lingua italiana dei segni.
L’incontro si è concluso con la testimonianza commovente di Maria Spada, madre di due giovani brillanti studenti e musicisti, che ha condiviso la sua esperienza di vita con una straordinaria forza e sensibilità, invitando tutti a vedere la diversità come un valore da abbracciare.
“Un Mondo da Condividere” ha dimostrato come la condivisione di storie, talenti e iniziative possa abbattere barriere e favorire una società più inclusiva, in cui nessuno venga lasciato indietro.