Questa è stata la settimana della verità. Dopo la deludente risposta della Città metropolitana, che come noto non ha lasciato speranza circa il futuro del Santa Maria degli Angeli, pur cercando di placare gli animi con qualche “contentino”, il boccone deve essere ingoiato. Come noto infatti, da luglio cesserà l’attività del punto nascita dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia e della Neonatologia dell’ospedale di Putignano con l’attivazione contestuale di un modello organizzativo che prevede, a tutela della sicurezza dei pazienti, che le attività a maggiore complessità clinica vengano svolte presso l’Ospedale San Giacomo di Monopoli, mentre su quello di Putignano siano trasferite e concentrate le attività a carattere giornaliero. Da una parte si tratta di una sconfitta, per chi come l’Amministrazione, i cittadini, i Sindaci del circondario, erano pronti a difendere il reparto e l’ospedale “con i forconi e con i rastrelli”, come dichiarato durante il famoso Consiglio comunale monotematico; dall’altra parte, una vera assurdità se si pensa che il reparto era stato dichiarato un’eccellenza tra i punti nascita della Puglia.
Del resto sconcertate e amareggiate sono state le reazioni di chi, in questa lotta, credeva di avere qualche chance. Tra questi, il consigliere di maggioranza Marco Certini che tanto si era speso per questa battaglia. Ai nostri microfoni, il consigliere si sfoga così: «Posso dire che sono scoraggiato dal tipo di politica che sta svolgendo la regione Puglia riguardo la sanità. La nostra pecca è non avere un consigliere regionale del posto, l'unico che si è esposto a nostro favore e a favore del Santa Maria degli Angeli è il consigliere regionale Gianni Stea».
Già il fatto che il Consiglio monotematico sull’ospedale era stato disertato per ben due vote, prima da Emiliano e poi abbastanza maleducatamente dal dottor Riuscitti, aveva fatto intendere che probabilmente si stava combattendo contro i mulini a vento. Conclude il Consigliere Marco Certini: «Il rammarico è veramente alto, d'altronde noi come maggioranza e in primis il Sindaco stiamo facendo tutto il possibile; ma se in Regione ci ignorano, altro non possiamo fare».
Questa è stata la settimana della verità. Dopo la deludente risposta della Città metropolitana, che come noto non ha lasciato speranza circa il futuro del Santa Maria degli Angeli, pur cercando di placare gli animi con qualche “contentino”, il boccone deve essere ingoiato. Come noto infatti, da luglio cesserà l’attività del punto nascita dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia e della Neonatologia dell’ospedale di Putignano con l’attivazione contestuale di un modello organizzativo che prevede, a tutela della sicurezza dei pazienti, che le attività a maggiore complessità clinica vengano svolte presso l’Ospedale San Giacomo di Monopoli, mentre su quello di Putignano siano trasferite e concentrate le attività a carattere giornaliero. Da una parte si tratta di una sconfitta, per chi come l’Amministrazione, i cittadini, i Sindaci del circondario, erano pronti a difendere il reparto e l’ospedale “con i forconi e con i rastrelli”, come dichiarato durante il famoso Consiglio comunale monotematico; dall’altra parte, una vera assurdità se si pensa che il reparto era stato dichiarato un’eccellenza tra i punti nascita della Puglia.
Del resto sconcertate e amareggiate sono state le reazioni di chi, in questa lotta, credeva di avere qualche chance. Tra questi, il consigliere di maggioranza Marco Certini che tanto si era speso per questa battaglia. Ai nostri microfoni, il consigliere si sfoga così: «Posso dire che sono scoraggiato dal tipo di politica che sta svolgendo la regione Puglia riguardo la sanità. La nostra pecca è non avere un consigliere regionale del posto, l'unico che si è esposto a nostro favore e a favore del Santa Maria degli Angeli è il consigliere regionale Gianni Stea».
Già il fatto che il Consiglio monotematico sull’ospedale era stato disertato per ben due vote, prima da Emiliano e poi abbastanza maleducatamente dal dottor Riuscitti, aveva fatto intendere che probabilmente si stava combattendo contro i mulini a vento. Conclude il Consigliere Marco Certini: «Il rammarico è veramente alto, d'altronde noi come maggioranza e in primis il Sindaco stiamo facendo tutto il possibile; ma se in Regione ci ignorano, altro non possiamo fare».
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